Vista di Roma dal Gianicolo

Vista di Roma dal Gianicolo

Il Gianicolo recintato dalle mure di Urbano VIII è un ampio viale di platani concepito nel 1880 e caratterizzato dai busti-ritratti dei garibaldini che hanno combattuto nel 1949 per la Repubblica Romana; fu aperto al pubblico nel 1884 e dedicato alla memoria della Difesa di Roma. E’ il colle più alto della città ma non fa parte dei sette colli tradizionali e ha due denominazioni: la prima deve il nome al culto di giano, antico re del Lazio che avrebbe fondato sul colle una sua città; la seconda legata all’etimologia del nome che deriverebbe da ianua ossia porta di passaggio per l’Etruria. Il colle e il Tevere appartennero per un periodo agli Etruschi.

Nella passeggiata si incontrano i seguenti punti di interesse:

la Statua Equestre in bronzo di Giuseppe Garibaldi eretta nel 1895 per opera di Emilio Gallori. Raffigura l’eroe nell’atto di volgere lo sguardo verso il Vaticano;

il Cannone a salve che sparava a mezzogiorno tutti i giorni, messo nel 1847 per volere del Papa Pio IX, per impartire a tutte le chiese di Roma uno stesso orario affinché suonassero all’unisono. Ancora oggi i turisti affacciandosi dal belvedere possono ammirare uno dei panorami più suggestivi della città e ascoltare lo scoppio del cannone;

– la Statua Equestre in bronzo di Anita Garibaldi, Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, moglie di Giuseppe Garibaldi e sua compagna inseparabile nelle lotte per la libertà dei popoli, inaugurata nel 1932 e ideata da Mario Rutelli: ai piedi sono sepolti i resti provenienti da Nizza;

– il Monumento di Angelo Brunetti detto il Ciceruacchio realizzato nel 1907 e installato nella zona nel 2011 dopo diverse ubicazioni nella città. Rappresenta il capopopolo romano, tra i protagonisti della Difesa di Roma del 1849, fucilato dagli austriaci insieme coi figli;

– la Statua in bronzo di Righetto realizzato nel 2005 copia del 1851 di un’opera di Giovanni Stazza. Righetto era un ragazzino romano, di cui non si conosce il vero nome, morto, nel giugno 1849, mentre disinnescava una bomba francese. E’ divenuto il simbolo di tutti i ragazzi che parteciparono alla difesa di Roma;

– i pannelli in pietra artificiale che riportano il testo integrale della Costituzione della Repubblica Romana. Realizzato nel 2011 in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e posto sul parapetto del Belvedere vicino alla Villa Lante;

– il Faro donato nel 1911 alla città di Roma dagli Italiani d’Agentina, per il cinquantenario della creazione del Regno d’Italia, disegnato da Manfredo Manfredi, in occasione dell’ Esposizione tenuta a Roma in quell’anno;

– la Quercia del Tasso, rovinata da un fulmine nel 1843, luogo dove il poeta si ritirava a meditare. La sistemazione del Gianicolo a giardino pubblico in realtà era iniziata già sotto il Governo pontificio, con la collocazione, nel 1857, del busto dedicato a Torquato Tasso.

L’itinerario si conclude in un’unica strada che scende a tornanti verso la chiesa di Sant’Onofrio, realizzata a completamento della Passeggiata nel 1939.