Villa Madama

Villa Madama

Villa Madama è una dimora suburbana ubicata sulle pendici di Monte Mario, nei pressi del Foro Italico. E’ stata progettata da Raffaello nel 1518 per il cardinal Giulio de Medici (futuro papa Clemente VII), che ideò una sistemazione a giardini panoramici, terrazzati e digradanti verso il Tevere.

L’edificio è caratterizzata da un cortile circolare e ambienti con molte absidi e nicchie nel tentativo di emulare le imponenze delle Terme romane.

Alla morte di Sanzio l’opera fu prosegiuta da Giulio Romano ed ultimata da Antonio Da Sangallo il Giovine, che ne curò il progetto esecutivo.

L’interno presenta una loggia a tre campate, con volte decorate da Giovanni Da Udine e pitture di Giulio Romano, che affaccia sul giardino all’italiana. La villa è così chiamata perchè appartenne, in seguito, a madama Margherita di Parma, figlia naturale di Carlo V, moglie di Alessandro De Medici poi di Ottavio Farnese. Alla morte di Margherita, la villa passò agli eredi dei Farnese e iniziò il suo lento decadimento proseguito, nel 1735, anche sotto i Borbone di Napoli. Nel corso dell’Ottocento e nei primi del Novecento finì in rovina, venendo adibita a fienile, magazzino agricolo e addirittura ad alloggiamento di truppe. Nel 1913, ormai degradata e ridotta al livello di fondo agricolo, venne acquistata da Maurice Bergès, un ingegnere di Tolosa innamorato di Roma, che la fece ristrutturare da Marcello Piacentini.

Nel 1925 fu comperata dalla nobile famiglia Dentice di Frasso che in pochi anni fece completare il progetto di restauro. Piacentini costruì il secondo piano, voluto dai nuovi proprietari in armonia con il progetto originario, e realizzò la scala elicoidale in travertino, in stile rinascimentale, che conduce al piano nobile. Furono chiuse le arcate della Loggia con delle ampie vetrate per proteggere le decorazioni delle volte dalle intemperie. Fu abitata dal conte Carlo Dentice di Frasso e dalla moglie Dorothy Cadwell Taylor, americana di nascita, che l’arredarono in modo lussuoso.

Ospite della contessa fu anche il giovane attore Gary Cooper. La villa fu donata da Dorothy alla persona del Capo del Governo italiano del tempo, Benito Mussolini, il quale nel 1941 la devolse a favore dello Stato. Nel secondo dopoguerra, dopo breve disponibilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che vi svolse alcune riunioni, passò al Ministero degli Esteri, che tuttora la cura e la detiene.

Il Ministero degli Esteri utilizza la villa come sede di rappresentanza per ospitare ricevimenti diplomatici, conferenze, convegni o altre attività istituzionali.

La sede è accessibile al pubblico esclusivamente con permesso speciale: è visitabile nei giorni feriali dal lunedì al venerdì in tre fasce orarie (09:00 10:30 12:30) per singoli o gruppi non superiori alle 30 persone. È necessario inviare una mail indicando nome, cognome, luogo e data di nascita e gli estremi di un documento di riconoscimento 15/20 giorni prima del giorno prescelto indicando oltre al giorno anche l’orario.

Una volta inviata una lista di nomi, questa non sarà più modificabile, per nessun motivo. Appena ottenuti i nulla osta l’ufficio competente provvederà a confermare la visita stessa; si fa presente che potrebbe essere cancellata per imminenti eventi istituzionali ma sicuramente riprogrammata nei giorni immediatamente successivi.

Per ulteriori informazioni:

Tel: +39 0636914284.